Greenpeace: lo smog costa al mondo 8 miliardi al giorno

L'aria «cattiva» uccide più dei virus: solo in Italia l’inquinamento atmosferico causa 56mila morti premature all’anno, 4,5 milioni nel mondo. A livello globale, i costi legati all’aria inquinata ammontano a 8 miliardi di dollari al giorno, 2.900 all'anno: il 3,3 per cento del Pil mondiale. A stimare il costo dell’inquinamento atmosferico legato ai combustibili fossili, per il Pianeta, è Greenpeace, che nel rapporto «Aria tossica: il costo dei combustibili fossili», redatto da Greenpeace Southeast Asia e Crea (Centre for Research on Energy and Clean Air) cerca per la prima volta di valutare l’impatto di carbone, petrolio e gas, in termini economici e di salute umana.

 

Patologie

Tra gli effetti evidenziati, l’aumento di patologie croniche, di parti prematuri e di casi di asma, anche tra i bambini. Una situazione critica anche per l’Italia, dove si stima che il costo sia ogni anno di circa 56mila morti premature e 61 miliardi di dollari. Il dato globale sui decessi provocati da questo tipo di inquinamento supera di oltre tre volte il numero di morti causate da incidenti stradali, stando ai dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità.

 

I numeri del Rapporto

Dal dettaglio del rapporto emerge che circa 40mila bambini al di sotto dei 5 anni muoiono ogni anno a causa dell’esposizione a PM2,5 derivato dalla combustione di combustibili fossili, soprattutto nei Paesi a più basso reddito; che ogni anno si registrano 4 milioni di nuovi casi di asma tra bambini, associati all’NO2, prodotto dalla combustione di combustibili fossili nei veicoli, nelle centrali elettriche e nelle industrie; che i bambini nel mondo affetti da sintomi e patologie correlati sono 16 milioni. Che i giorni di assenza dal lavoro per malattia associati all’inquinamento dell’aria sono 1,8 miliardi, con una perdita economica pari a circa 101 miliardi di dollari all’anno. Cina continentale, Stati Uniti e India i Paesi che sostengono i costi più elevati dell’inquinamento, che incide per 900, 600 e 150 miliardi di dollari all’anno.

 

Le soluzioni

«Ma mentre l’inquinamento atmosferico tossico è una minaccia globale, le soluzioni sono sempre più disponibili e convenienti - si legge nel rapporto -. E molte delle soluzioni all’inquinamento atmosferico sono anche le soluzioni ai cambiamenti climatici». L’organizzazione ambientalista indica energie rinnovabili e sistemi di trasporto di massa alimentati a energia pulita come strategie fondamentali per ridurre l’inquinamento atmosferico tossico e anche per limitare l’aumento della temperatura globale.

 

Abbandonare il carbone

«È essenziale che il governo italiano non faccia passi indietro sull’abbandono del carbone al 2025, come invece l’ultima versione del Pniec sembrerebbe suggerire», commenta Federico Spadini, della Campagna Trasporti di Greenpeace Italia. «Occorre andare con coraggio e decisione verso le energie rinnovabili, abbandonando false soluzioni come il gas fossile. E anche i grandi attori privati come banche e assicurazioni devono smettere di elargire finanziamenti ai combustibili fossili», conclude Spadini.

 

di Antonella De Gregorio

 

Fonte: https://www.corriere.it/economia/consumi/20_febbraio_12/greenpeace-smog-costa-mondo-8-miliardi-giorno-italia-56mila-morti-l-anno-inquinamento-21f433f2-4dad-11ea-a2de-b4f1441c3f82.shtml