Il Grande Raccordo Anulare delle bici si espande

Roma, la città eterna dei ritardi e delle bici fantasma: la prima parte del Grab, quella costosissima pista ciclabile finanziata con i soldi pubblici del Piano nazionale, è quasi pronta, ma chissà se i romani la useranno o la trasformeranno in un parcheggio per scooter rubati! Cos’è il Grab e perché è controverso

 

Il Grab, o Grande Raccordo Anulare per le Bici, è un ambizioso progetto che promette di collegare Roma con una rete di piste ciclabili, ma fin dall’inizio ha odorato di spreco. Finanziato con fondi del Piano nazionale, questo tratto iniziale doveva essere un simbolo di “mobilità green”, ma tra appalti gonfiati e ritardi epici, sembra più un regalo ai politici che ai pedoni.

 

I lavori in dirittura d’arrivo, o quasi

 

I cantieri della prima parte del Grab sono ufficialmente in fase di completamento, con i lavoratori che corrono contro il tempo per evitare altri scandali. Ma diamoci una calmata: dopo anni di promesse, i romani si trovano di fronte a una pista che forse resisterà ai motorini e alle buche, o forse no. Intanto, i fondi pubblici continuano a sparire in questo buco nero burocratico.

 

Reazioni e polemiche sul terreno

 

Mentre i ciclisti entusiasti parlano di rivoluzione urbana, molti romani – e non solo – lo vedono come l’ennesimo flop italiano, dove i soldi dei contribuenti finiscono in progetti che durano più di un governo. Critiche da ogni parte: alcuni dicono che è solo un modo per far contenti i verdi, mentre altri ridono dell’idea che Roma diventi “ciclabilissima” con il traffico che c’è. E voi, ci credete davvero?

 

di Carlo Alberto De Rais

 

Fonte: https://www.lacronacadiroma.it/2025/04/il-grande-raccordo-anulare-delle-bici-si-espande-inaugurata-la-ciclabile-in-via-di-san-gregorio-a-discapito-degli-automobilisti/