
Le competenze green sono sempre più richieste dalle imprese, tanto che oggi interessano 8 assunzioni su 10. Nel 2024, infatti, la domanda di lavoratori con attitudine al risparmio energetico e formati alla sostenibilità ambientale è aumentata dell’1,2%, rispetto all’anno precedente, arrivando a riguardare oltre 4,4 milioni di assunzioni, pari all’80,6% del totale delle entrate programmate. Per il 42,9% dei profili ricercati, la competenza green è ritenuta necessaria con un grado elevato.
La buona notizia è arrivata il 22 aprile 2025 con la diffusione, in occasione della Giornata Mondiale della Terra dell’ultima edizione del volume “Le Competenze green. Analisi della domanda di competenze legate alla Green Economy delle Imprese. Indagine 2024”del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, cofinanziato dall’Unione europea, e realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio “G. Tagliacarne”.
I dati confermano quanto era emerso dal Rapporto “Green Italy 2024” di Unioncamere e Fondazione Symbola, presentato lo scorso ottobre, che contiene un Capitolo dedicato ai Green jobs, basandosi sull’elaborazione dei dati del Sistema informativo Excelsior, finalizzato al monitoraggio annuale della domanda di professioni espressa dal sistema delle imprese private dell’industria e dei servizi, con informazioni dettagliate riguardo alle caratteristiche della figura richiesta, aveva evidenziato che nel 2023 l’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle attivazioni green previste era stato nel 2023 del 27,6%, in crescita rispetto al 25,6% del 2022, mentre si era attestato attesta al 15,5% per le restanti professioni (15,2% nel 2022).
“Le Competenze Green” approfondisce i temi della transizione verde del sistema produttivo italiano e delle sue conseguenze sul mercato del lavoro, In particolare, offre un’analisi su:
– la propensione delle aziende ad investire in green, sia in termini di tecnologie che di competenze, e l’impatto di tali investimenti sulla domanda di lavoro;
– la richiesta di competenze verdi da parte delle imprese, le figure professionali più ricercate in ragione di green skill e il loro livello di istruzione e formazione;
– l’andamento dei cosiddetti Green Jobs: le professionalità che si interfacciano, più attivamente, con le tecnologie legate alla green economy per il bagaglio di competenze che sono loro proprie;
– la domanda di competenze green nei settori dell’edilizia, della meccatronica e dei servizi turistici, di alloggio e ristorazione.
L’edizione di quest’anno presenta una novità, dovuta all’introduzione di una nuova competenza green all’interno del questionario d’indagine, definita come “Competenze specifiche per la gestione di prodotti e tecnologie green”, che si va ad aggiungere alla già presente “Attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale”.
L’attitudine green è necessaria per gran parte dei mestieri legati al comparto dell’edilizia, quali ad esempio i tecnici delle costruzioni civili (competenze richieste con elevata importanza al 66,6% delle entrate) e i tecnici della gestione dei cantieri edili (65,7%). Ma non solo, questa competenza è decisiva ai fini dell’assunzione anche di tecnici meccanici (67,1%), specialisti in scienze economiche (66,4%), ingegneri energetici e meccanici (65,6%).
I risultati del Sistema Informativo Excelsior mostrano che le difficoltà di reperimento delle imprese sono in costante aumento e nel 2024 hanno riguardato il 47,8% del totale delle assunzioni programmate. Inoltre, crescono all’intensificarsi dell’importanza con cui sono richieste le competenze green. Nello specifico, quando è richiesta l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale si rileva una difficoltà di reperimento pari al 49,4% delle entrate, quota che arriva al 51,5% quando sono necessarie con elevato grado di importanza.
In particolare, il possesso dell’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale è considerata fondamentale per l’assunzione a prescindere dal livello di istruzione: si osservano le richieste maggiori per il personale con una formazione tecnologica superiore (è necessaria per il 90,2% delle entrate con un titolo ITS Academy), ma la domanda rimane elevata anche per chi è in possesso di una qualifica e/o diploma professionale (85,3%), di una laurea (84,3%) o di diploma di livello secondario (82,7%).
Tra gli indirizzi di laurea cui è associata una più elevata domanda di attitudine green si evidenziano gli altri indirizzi di ingegneria, scienze biologiche e biotecnologie, ingegneria industriale, ingegneria civile e architettura, agrario, agroalimentare e zootecnico e scienze della terra.
Tra gli ITS sono più richieste le competenze green negli ambiti dell’energia, sistema casa e ambiente costruito, sistema moda, chimica e nuove tecnologie della vita.
Fonte: https://www.regionieambiente.it/competenze-green-6-su-8-i-profili-professionali-ricercati-da-imprese/