"Il percorso italiano per l’Agenda 2030 è ancora un pò in ritardo, nonostante segnali incoraggianti.
Sono necessarie strategie condivise, politiche integrate, azioni concrete e un’informazione all’altezza del compito.
E' importante sottolineare un crescente impegno della società civile, delle imprese e da qualche tempo del mondo della finanza; la nostra società, anche grazie al recente impegno dei giovani, ha ormai preso coscienza dei problemi che abbiamo di fronte e domanda interventi urgenti, che operino una giusta transizione ecologica: in questo scenario, i media hanno un ruolo molto importante, decisivo, di formazione e accelerazione nel centrare i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile."
La Commissione europea ha dato il via libera al decreto italiano del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sulle comunità energetiche rinnovabili (Cer). Una decisione che era attesa da mesi: il decreto era pronto già prima dell’estate e a giugno il ministero aveva mandato le integrazioni di informazioni richieste da Bruxelles. Continua
Produrre in Europa il 40 per cento di tecnologie a zero emissioni sulla base dei piani nazionali per l’energia e il clima e catturare il 25 per cento del valore del mercato globale per queste tecnologie. L’Europarlamento riunito a Strasburgo in sessione plenaria ha adottato oggi (21 novembre) con 376 voti a favore, 139 contrari e 116 astensioni (su 631 votanti) la posizione negoziale sul ‘Net-Zero Industry Act’. Continua
Al di là dei dati che mostrano l’avvio a riciclo dei rifiuti urbani o speciali, che dopo essere stati trattati potrebbero poi rimanere fermi nei piazzali delle aziende anziché rientrare effettivamente sul mercato, uno degli indicatori più rappresentativi dell’economia circolare è il tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo (Cmu). Continua
C’è un gruppo di “pochi”, la cosiddetta “élite inquinatrice”, che conta le 77 milioni di persone nel mondo che guadagnano più di 140.000 dollari all’anno e sono responsabili del 16% di tutte le emissioni di CO2 registrate nel 2019.
Rappresenta l’1% della popolazione mondiale. Ma c’è un altro 10%, che comprende tutti coloro che guadagnano almeno 40.000 dollari all’anno, che è responsabile della metà di tutte le emissioni globali. Continua
Secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente, la qualità dell'aria sta migliorando nell'Ue, ma nel 2021 253mila persone sono morte a causa delle polveri sottili
I dati sono contenuti in un rapporto pubblicato il 24 novembre, secondo cui i Paesi dell'Unione non riescono a raggiungere gli standard fissati dall'Organizzazione mondiale della sanità, mettendo a rischio la salute dei propri cittadini. Continua
Il riscaldamento globale potrebbe quasi quintuplicare i decessi causati dal caldo se non verranno adottati provvedimenti immediati per limitare l’aumento della temperatura sotto 1,5°C. Questo quanto emerge dal rapporto annuale della rivista scientifica 'The Lancet' ('2023 Lancet countdown on health and climate change') dedicato a salute e cambiamenti climatici. Continua
Aumenta di poco l’informazione italiana relativa alla crisi del clima ma, parallelamente, purtroppo, cresce anche il negazionismo climatico. A confermalo è lo studio annuale (sul secondo quadrimestre, in questo caso) di Greenpeace insieme all’Osservatorio di Pavia, istituto specializzato nell’analisi dei media. Continua
Aumenta di poco l’informazione italiana relativa alla crisi del clima ma, parallelamente, purtroppo, cresce anche il negazionismo climatico. A confermalo è lo studio annuale (sul secondo quadrimestre, in questo caso) di Greenpeace insieme all’Osservatorio di Pavia, istituto specializzato nell’analisi dei media. Continua
Il presidente di Federcepicostizioni Antonio Lombardi: “ItaliaSicura, ProgettItalia e commissariamenti vari hanno sostanzialmente fallito: occorrono riforme serie e strutturali per mettere in sicurezza il territorio”. Dal 1999 ad oggi soltanto il 32,2% dei 25.101 progetti finanziati per 17,2 miliardi di euro contro il dissesto idrogeologico, è stato portato a termine. Continua