Il Referendum del 17 aprile in Italia è stato solo un tassello di un movimento globale che pretende che i governi facciano quel che hanno promesso a New York e a Parigi nel 2015: lasciare i combustibili fossili sotto terra, un movimento che il mancato quorum italiano non ha certo fiaccato.
Infatti, da 4 al 15 mai 2016 il mondo sarà percorso da un’i ondata di azioni e manifestazioni di massa contro i progetti fossili più pericolosi del pianeta «Per fermare l’estrazione di carbone, di petrolio e di gas e di accelerare una giusta transizione verso un’energia 100% rinnovabile».
Manifestazioni sono già in programma in Gran Bretagna, Germania, Turchia, Filippine, Indonesia, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Nigeria, Brasile, Usa e Canada ed alla coalizione globale Break Free From Fossil Fuels – #KEEPITINTHEGROUND hanno già aderito organizzazioni di tutto il mondo: 350.org; Asian Peoples Movement on Debt and Development, Bold Nebraska, Climate Action Network, COESUS, Counter Act, Ekoloji Kolektifi, Ende Gelände, European Attac Network; Friends of the Earth International, Global Witness, Greenpeace Indonesia, HOMEF, JATAM, Kalikasan, Interventionistische Linke, Oil Change International, Oil Watch, Philippine Movement for Climate, Justice, Reclaim the Power, WALHI, WoMin African Gender and Extractives Alliance, Yasunidos
Quelli di Break Free From Fossil Fuels sottolineano che «In tutto il mondo, dei/delle cittadini/e prendono il coraggio nelle loro mani per opporsi agli inquinatori che comandano dietro le quinte del potere politico fino alle miniere di carbone e nei siti di trivellazione petroliferi o gasieri. In questo inizio del 2016, l’industria fossile attraversa una crisi senza precedenti dovuta al crollo dei prezzi, al nuovo accordo climatico mondiale ed al boom del movimento per la transizione. Ci si offre un’occasione storica: possiamo liberarci dalle energie fossili e costruire una transizione giusta verso un’energia pulita e rinnovabile».
Ma la coalizione globale Break Free From Fossil Fuels contro i combustibili fossili ricorda che «Per lottare contro il cambiamento climatico, dobbiamo avere il coraggio di affrontare gli inquinatori sul loro terreno, là dove si sentono più potenti. Le comunità che vivono in prima linea conducono questa battaglia da anni; a Maggio saremo solidali con loro. Il pianeta si riscalda pericolosamente giorno dopo giorno. Con questa ondata di azioni dirette, pacifiche ma determinate, di respiro internazionale, possiamo dimostrare ai potenti che ovunque noi siamo pronti ad opporci ai progetti climaticidi dell’industria fossile. E’ il momento che attendevamo. Non lo perdiamo».
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