Il 2015 sarà ricordato come l’anno delle energie rinnovabili. E anche l’anno che, sempre in tema di “rinnovabili”, segna il sorpasso del Paesi emergenti su quelli sviluppati. È quanto emerge da “Renewables 2016 Global Status Report”, il rapporto dell’organizzazione REN21, collegata al Programma Ambientale delle Nazioni Unite.
Nel 2015 sono stati investiti nel campo delle energie rinnovabili 286 miliardi di dollari, il 5% in più rispetto all’anno precedente, e più del doppio di quanto sia stato invece speso (130 miliardi) per progetti di impianti tradizionali, a carbone o a gas naturale. Tutto ciò, fa notare Christine Lins, segretaria esecutiva di REN21, nonostante “in questo momento i prezzi dei combustibili fossili siano a livelli storicamente bassi”. Inoltre, sottolinea ancora Lins, per i combustibili fossili continuano ad esserci sovvenzioni maggiori rispetto alle energie rinnovabili:
“Per ogni dollaro speso per incrementare le rinnovabili, si sono spesi quasi quattro dollari per mantenere la nostra dipendenza dai combustibili fossili”.
Negli investimenti in energie a impatto ambientale zero è in prima fila la Cina, che ha speso circa un terzo dei 286 miliardi registrati nel 2015, e che impiega nel settore oltre otto milioni di persone. L’Italia è al nono posto per capacità pro capite nell’eolico e al sesto nel geotermico, ma se si valuta invece l’ambito solare-fotovoltaico, risulta seconda soltanto alla Germania e questo fa classificare il nostro Paese al quinto posto per capacità complessiva. Dal rapporto di REN21 risulta che comunque oggi sono 146 i Paesi al mondo che hanno attivato politiche per appoggiare obiettivi di energie rinnovabili, e che si registra sensibilmente una “crescente richiesta di servizi moderni di energia nelle economie sviluppate ed emergenti”.
Fonte: http://www.lamescolanza.com/20160605/energie-rinnovabili-investiti-286-miliardi-dollari-un-anno/
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