La green economy italiana è al primo posto in Europa

Quando si parla di sostenibilità si tende quasi automaticamente a considerare l’Italia fanalino di coda in un’Europa che, almeno nelle sue principali economie, si impegna e si evolve. Eppure esiste un settore in cui il Bel Paese domina praticamente indisturbato: quello dell’economia verde.

Se è vero da un lato che la green economy italiana non ha ancora assunto il ruolo di reale driver di crescita, dall’altro lo è che il settore, in tutte le sue sfaccettature, sta già ottenendo importanti risultati. Secondo l’analisi della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (la Relazione sullo stato della green economy 2016), mettendo a confronto l’Italia con le altre quattro principali economie europee – Germania, Regno Unito, Francia e Spagna – su 16 aree strategiche, quella nazionale si colloca al primo posto.

 

Un “oro” fatto in realtà di tanti primati. La green economy italiana conquista, infatti, ben quattro primi posti (nella quota di rinnovabili, nel riciclo dei rifiuti speciali, nelle emissioni pro-capite nei trasporti e nei prodotti agroalimentari di qualità certificata) e ben tre secondi posti (efficienza energetica, nella produttività delle risorse e nell’agricoltura biologica).

 

Da migliorare, e le potenzialità ci sono tutte, sono ancora le azioni di contrasto alle emissioni di gas serra, contro l’elevato consumo di suolo e la bassa crescita delle rinnovabili negli ultimi tre anni e la pessima percezione a livello internazionale. Come dimostra una valutazione comparata tra 80 Paesi nel mondo, realizzata dal centro di ricerca “Dual Citizen” di Washington DC, nella graduatoria internazionale, l’Italia crolla al 29° posto su 80: è l’unico grande Paese europeo che ha una percezione di gran lunga peggiore delle sue performance (al contrario della Germania che ha invece una percezione green superiore alle sue performance).

 

“Le eccellenze italiane nel campo della green economy – spiega Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – restano più forti delle difficoltà che pure non mancano: sostenere le eccellenze e recuperare le difficoltà è una via percorribile di rilancio economico che in Italia non ha uguali. Nulla ha potenzialità di sviluppo comparabili con quelle della green economy in Italia. Perché abbiamo invece una così scarsa reputazione green all’estero? Perché noi stessi comunichiamo poco e male, con scarsa convinzione, le tante cose buone che si fanno in Italia e comunichiamo invece con grande enfasi quelle negative che purtroppo non mancano e che dovremmo impegnarci di più a eliminare”.

 

FONTE: http://www.rinnovabili.it/green-economy/green-economy-italiana-primo-posto-europa-666/

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