Bioshopper compostabili, il Consiglio di Stato: "Si possono portare da casa"

I sacchetti biodegradabili per frutta, verdura, pesce e pane potremo portarceli da casa, senza per forza doverli acquistare insieme alla merce. Il verdetto è arrivato dal Consiglio di Stato che ha fornito un parere su richiesta del ministero della Salute. E proprio dal dicastero ci si aspetta un regolamento nelle prossime settimane, proprio sulla base di quanto stabilito dal Consiglio di Stato.

 

La pubblicazione del parere ha riaperto un caso di cui si era parlato molto nel gennaio scorso, quando è entrato in vigore il cosiddetto Decreto Mezzogiorno, che introduce l’obbligo di utilizzo delle buste biodegradabili e compostabili anche per l’acquisto di merci sfuse come, appunto, la frutta e la verdura. Sacchetti che non possono essere distribuiti gratuitamente: il prezzo deve essere riconoscibile e separato rispetto a quello della merce. Nella maggior parte delle catene della grande distribuzione i sacchetti costano da uno a tre centesimi.

 

Il principio fissato dal Consiglio di Stato è semplice: proprio per il fatto di essere ecologiche, le buste compostabili hanno un valore economico in sé, quindi “non possono essere sottratte alla logica del mercato”. In virtù di questo, perché vietare ai consumatori di comprare i sacchetti da qualsiasi altra parte e portarli in negozio per riempirli con la merce che comprano? Questa apertura era già arrivata nei mesi scorsi da due circolari del ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente.

 

Ma il parere uscito da palazzo Spada si spinge anche oltre: se lo scopo della legge è quello di incentivare l’uso di materiali alternativi alla plastica, vanno bene anche contenitori di carta o comunque non di plastica, anche in questo caso portati da casa. “Senza escludere, alla luce della normativa vigente, che per talune tipologie di prodotto uno specifico contenitore non sia neppure necessario”.

 

Ma chi controlla che la busta portata dal cliente sia adatta a contenere alimenti o che sia davvero ecologica? Secondo il Consiglio di Stato, il negoziante, che “può vietare l’utilizzo di contenitori autonomamente reperiti dal consumatore solo se non conformi alla normativa di volta in volta applicabile per ciascuna tipologia di merce, o comunque in concreto non idonei a venire in contatto con gli alimenti”.

 

Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto nelle ore di punta, quando la fila alle casse si ingrossa. Aspettare che il negoziante controlli una ad una le buste portate dagli altri clienti sarà un test per la nostra pazienza.

 

di FEDERICO FORMICA

 

FONTE: http://www.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/diritti-consumatori/2018/04/04/news/bioshopper_compostabili_il_consiglio_di_stato_si_possono_portare_da_casa_-192944797/