La mossa green dell'Italia per riabilitare il cotton fioc

Sono i primi due passi per salvare la vita degli oceani, i cotton fioc compostabili e la legge Salvamare. Si comincia dai bastoncini per pulire le orecchie: diventano compostabili e quindi vengono riciclati diversamente, non più nel bidone dell'indifferenziato ma in quello dell'organico. Un passo legislativo fatto dall'Italia per diventare la nazione guida in Europa nella lotta all'inquinamento da plastica. Dal primo gennaio, infatti, è entrata in vigore la legge che vieta la vendita e la produzione di cotton fioc in plastica. Quelli nuovi dovranno essere tutti compostabili e biodegradabili, dovranno avere indicazioni sul corretto smaltimento e citazioni con il divieto di gettarli nel wc, dove finora finiva il 91 per cento dei bastoncini.

 

"Adesso andranno gettati nell'organico", ricorda Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. "I nuovi cotton fioc saranno per lo più realizzati con bioplastiche e materiale in cartonato e dovranno essere tutti smaltibili nel compost. Quelli acquistati lo scorso anno, se ancora prodotti in plastica, dovranno invece finire nell'indifferenziato".

 

Anche il secondo passo è legislativo ma di più ampia e importante portata: approvare la legge chiamata Salvamare ( il cui contenuto è stato anticipato da Repubblica il 19 ottobre scorso, ndr)". La discussione sul disegno di legge Salvamare è attesa a giorni in Parlamento e prevede, oltre all'anticipo di un anno del bando europeo sugli usa e getta, anche l'autorizzazione per i pescatori a riportare nei porti la plastica raccolta in mare anziché ributtarla, come avviene ora.

 

Quella dei nuovi cotton fioc intanto è una piccola grande rivoluzione che vede l'Italia fra i primi Paesi a sperimentare nuove regole ambientali, anticipando i divieti previsti dall'Unione Europea nel 2021 quando saranno banditi i prodotti monouso come stoviglie o cannucce. Quasi cent'anni dopo l'invenzione dei bastoncini per le orecchie, il decreto italiano, a firma di Ermete Realacci presidente onorario di Legambiente ed esponente del Pd, fa rientrare nella sala da bagno senza sensi di colpa questi piccoli oggetti per la pulizia personale. Era infatti il 1923 quando il polacco Leo Gerstenzang, dopo aver osservato la moglie che tentava di pulire il figlio in punti del corpo difficili da raggiungere usando uno stuzzicadenti con un po' di cotone, ideò i primi bastoncini. I prototipi erano in legno, ma vennero col tempo commercializzati in tutto il mondo in plastica. A causa della cattiva abitudine di gettarli negli scarichi, anno dopo anno l'ambiente marino è risultato sempre più contaminato e danneggiato: i cotton fioc rappresentano il 9 per cento dei rifiuti ritrovati sulle nostre coste e in ogni spiaggia italiana se ne contano in media sessanta. Quelli di nuova produzione saranno "green", le aziende più virtuose li venderanno in confezioni di cartone.

 

"Si tratta di una vittoria dell'Italia, l'ennesima, nella battaglia all'inquinamento da plastica. È importante cambiare non solo i materiali, ma anche le abitudini nel riciclare", sottolinea Ciafani. La sfida a tappe è infatti un percorso iniziato in Italia nel 2011 con il bando dei sacchetti per la spesa non biodegradabili, proseguita con quello delle buste per l'ortofrutta nel 2018 e arricchita dalla nuova direttiva sui cotton fioc. "Poi fra un anno, dal primo gennaio 2020, saranno vietati i prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche. Nel frattempo chiediamo al governo ancora una cosa davvero fondamentale: inserire nella Salvamare anche i bicchieri in plastica fra i monouso che l'Europa vieterà dal 2021", conclude Ciafani.

 

di Giacomo Talignani

 

Fonte: https://www.repubblica.it/ambiente/2019/01/04/news/la_mossa_green_dell_italia_per_riabilitare_il_cotton_fioc-215773235/