Si sono aperti con un minuto di silenzio a Nairobi i lavori (11-15 marzo 2019) dell’Assemblea del Programma Ambiente delle Nazioni Unite – UNEA, a cui avrebbero dovuto partecipare i vari funzionari del Programma alimentare mondiale (WFP), per l’Agenzia per i rifugiati (UNHCR), per l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), per l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e di varie Ong umanitarie, tra cui gli 8 italiani, deceduti nella tragedia aerea del Boeing 737 Max, precipitato ieri poco dopo il decollo da Addis Abeba.
L’hashtag #SolveDifferent sintetizza il tema generale da dibattere è: “Soluzioni innovative per le sfide ambientali e il consumo e la produzione sostenibili“, di cui al Rapporto “Innovative solutions for environmental challenges and sustainable consumption and production” (#SolveDifferent), redatto dalla Direttrice esecutiva ad interim dell’UNEP Joyce Msuya e diffuso fin dal dicembre scorso.
Il Rapporto si concentra su:
– sfide ambientali legate alla gestione della povertà e delle risorse naturali, compresi i sistemi alimentari sostenibili, la sicurezza alimentare e l’arresto della perdita di biodiversità;
– approcci basati su ciclo di vita delle risorse, dell’energia, dei prodotti chimici e della gestione dei rifiuti;
– sviluppo innovativo sostenibile delle imprese in un momento di rapido cambiamento tecnologico.
In vista della UNEA di Nairobi, la Msuya ha fatto appello alle nazioni affinché si attivino ed comincino a dar vita ad un vero cambiamento.
“Il tempo sta scadendo – ha affermato la Direttrice in un video messaggio rivolto ai Capi di governo e di Stato – Gli impegni politici sono finiti. Gli impegni assunti senza alcun obbligo di responsabilità sono terminati. Ciò che è in gioco è la vita e la società, quali la maggior parte di noi le conosce e ne gode oggi”.
Il Rapporto stima che il valore dei servizi ecosistemici persi tra il 1995 e il 2011 ammonti da 4.000 a 20.000 miliardi di dollari, dimostrando come le pratiche agricole stiano esercitando una crescente pressione sull’ambiente con costi che si aggirano attorno a 3.000 miliardi l’anno, mentre quelli correlati all’inquinamento sono stimati in 4.600 miliardi all’anno.
Il rapporto si concentra sull’individuazione di soluzioni innovative alle pressanti sfide ambientali nel quadro dello sviluppo sostenibile che avranno un impatto positivo sulla società, sull’economia e sull’ambiente, creando le condizioni per un’efficace transizione verso il consumo e modelli di produzione sostenibili.
Nel corso della UNEA sarà presentato il Summary for Policy Makers della sesta edizione del “Global Environment Outlook” (GEO-6)”, Rapporto considerato il principale documento dell’ONU di valutazione dell’ambiente globale, la cui pubblicazione completa avverrà a metà del 2019, che fornirà una valutazione chiara dello stato attuale dell’ambiente, delle sfide che ci aspettano e di come le abbiamo affrontate finora.
Un altro documento che verrà presentato alla UNEA (12 marzo 2019) è il “Global Resources Outlook 2019” dell’International Resource Panel(IRP) dal titolo “Le risorse naturali per il futuro che vogliamo” che farà il punto sulle risorse naturali e sui modelli di consumo per supportare i responsabili politici nel processo decisionale strategico e nella transizione verso un’economia sostenibile
Ad oggi, come testimoniato dall’ultimo Rapporto di Circle Economy, solo il 9% dei 92,8 miliardi di tonnellate di minerali, combustibili fossili, metalli e biomassa che entrano nell’economia viene riutilizzato annualmente.
“Abbiamo la prova – ha concluso la Msuya – che politiche ben congegnate possono dare il via all’innovazione e aiutare a diffondere le nuove tecnologie strategiche a un ritmo e su una scala che sarebbero sembrati impossibili solo una generazione fa“.
Fonte: https://www.regionieambiente.it/unea_assemblea_unep/