22 Maggio, Giornata Mondiale della Biodiversità

“Our  Biodiversity, Our Food and Our Health” (La nostra biodiversità, il nostro cibo e la nostra salute) è il tema  cui è dedicata quest’anno la Giornata Mondiale della Biodiversità – International Day for the Biological Diversity (IDB).

Istituita dalle Nazioni Unite nel dicembre 1993, in occasione dell’entrata in vigore della Convenzione sulla Biodiversità, stipulata a Nairobi, la Giornata mondiale della Biodiversità –2019 pone al centro della riflessione la questione il rapporto tra la tutela delle specie da un lato e il cibo e la salute umana dall’altro, e ancora più precisamente il problema dell’impatto della negligenza ambientale sulla sicurezza alimentare e sulla salute dell’uomo.

 

“Siamo il Paese più ricco di biodiversità, un enorme patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che attraversa indistintamente la penisola dal nord al sud. La biodiversità di interesse agricolo, l’agro biodiversità , che rappresenta la diversità dei sistemi agricoli coltivati in relazione a geni, specie e agro-ecosistemi, è un valore aggiunto del nostro Paese che va preservato e tutelato, per garantirne la sopravvivenza in un mondo in cui le specie vegetali e animali sono sempre più a rischio di estinzione”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio in occasione della Giornata Internazionale della Biodiversità.

 

“Da anni l’Italia si è dotata di una legge proprio per tutelare e valorizzare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare che prevede l’istituzione degli itinerari della agro biodiversità, la rete nazionale della agro biodiversità, ma dobbiamo fare molto di più” – ha continuato il Ministro Centinaio –  “Stiamo lavorando e investendo sul biologico e su politiche di sviluppo sostenibile: siamo il Paese con più biologico in assoluto, e vogliamo andare avanti su questa strada, forse una delle più efficaci per salvaguardare veramente questa nostra immensa ricchezza. Stiamo migliorando la parte legislativa relativa al bio e siamo pronti a impegnarci in questo senso anche a livello europeo, purché nulla ricada sulle spalle degli agricoltori, i veri custodi e garanti di queste preziose eccellenze. Dobbiamo andare avanti su questa direzione o lasceremo a chi viene dopo di noi un’Italia più povera di quella che ci hanno consegnato i nostri padri”, conclude il Ministro.

 

Come è spiegato dall’UNRIC, il Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite: “Dalle singole specie fino agli interi ecosistemi, la diversità biologica è vitale per la salute e il benessere dell’uomo. La qualità dell’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo e l’aria che respiriamo dipendono dal mantenere il mondo naturale in buona salute. Abbiamo bisogno di ecosistemi sani per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e affrontare i cambiamenti climatici: possono fornire il 37% della mitigazione necessaria per limitare l’aumento della temperatura globale.

 

“Gli ecosistemi del mondo affrontano minacce senza precedenti. Un nuovo rapporto allarmante e autorevole della piattaforma intergovernativa per la scienza e la politica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici rivela che la natura è in declino a tassi mai visti prima in tutta la nostra storia. Dal 1990, la Terra ha perso 28,7 milioni di ettari di foreste che aiutano ad assorbire le emissioni nocive di anidride carbonica dall’atmosfera. Un milione di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione e oltre il 90% delle risorse ittiche marine sono in declino o sovrasfruttate“.

 

Alla base della perdita della biodiversità, nonché fonte di dannoso contributo ai cambiamenti climatici, l’attuale sistema alimentare. Miliardi di persone non hanno cibo in modo adeguato, mentre un terzo di quello prodotto viene perso o sprecato. “L’attuale sistema alimentare mondiale è sempre più danneggiato. Miliardi di persone non hanno accesso ad un’alimentazione corretta. Circa un terzo di ciò che viene prodotto viene perso o sprecato. I modi in cui coltiviamo, elaboriamo, trasportiamo, consumiamo e sprechiamo cibo sono le principali cause di perdita di biodiversità, contribuendo anche al cambiamento climatico“.

 

“Dobbiamo agire velocemente per modificare queste tendenze e promuovere un cambiamento. Le soluzioni esistono. Fermando le pratiche dannose per l’ambiente, diversificando i nostri sistemi alimentari e promuovendo modelli di produzione e consumo più sostenibili, possiamo migliorare la salute globale, aumentare la sicurezza alimentare e rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici”.

 

La IDB , International Day for Biological diversity è stata istituita per sensibilizzare alla consapevolezza delle problematiche legate alla biodiversità. La data del 22 maggio è stata scelta dall’Assemblea Generale dell’Onu, solo nel 2000, per commemorare la data in cui venne proposta, durante la Conferenza di Nairobi del 1992, la Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity, CBD).

La Convenzione fu aperta alla firma dei Paesi durante la Conferenza di Rio de Janeiro, il 5 giugno 1992.

Prima del 2000, la Giornata mondiale sulla biodiversità veniva celebrata il 29 dicembre, data in cui la Convenzione sulla Biodiversità (anche nota come Convenzione di Rio)  era entrata in vigore (29 dicembre 1993). Un cambiamento di data voluto per dare modo ai Paesi di celebrare adeguatamente la Giornata, portandola al di fuori del periodo di festività natalizie, in cui ricadeva precedentemente.

 

Fonte: https://www.teleambiente.it/idb2019_22_maggio_giornata_mondiale_biodiversita/