Il nuovo report di TUV Italia parte da un presupposto: «La mobilità elettrica, anche quella delle due ruote, non può più essere considerata un fenomeno, ma piuttosto una realtà di crescente interesse, che per le sue caratteristiche ed impatti coinvolge più parti interessate: autorità internazionali, nazionali e locali, produttori, energy provider, enti regolatori come TÜV Italia e, ovviamente, i consumatori, in particolare, quelli più legati ad uno stile di vita contemporaneo e attenti alla sostenibilità ambientale, un cluster che cresce e che va affermandosi in tutto il mondo».
Nel mondo nel 2018 circolavano più 3 milioni di auto elettriche, con una crescita del 50% rispetto al 2017, mentre le vendite di auto elettriche nel 2018, hanno raggiunto, a livello globale, un milione e 600 mila veicoli, il 2% delle vendite totali di auto.
Citando i dati del rapporto “RACE 2050 – a vision for the European automotive industry” della McKinsey’s&Company, TUV evidenzia che quella della mobilità elettrica è un’industria «caratterizzata da capacità di innovare, grazie a professionalità e competenze, che sta affrontando delle sfide complesse anche in Europa dove i Paesi del Nord, come Norvegia, Islanda e Svezia, possiedono la quota di veicoli elettrici più alta al mondo rispetto al totale di quelli acquistati nell’anno, rispettivamente il 39%, l’11,7% ed il 6,3%, per un totale di 250.000 veicoli (dati 2017). Numeri che possono sembrare poco rilevanti in valore assoluto a livello mondiale, anche se la regione “Nordic” rappresenta il terzo mercato al mondo in termini di volumi dopo Cina e Usa. A livello europeo, dopo quello norvegese il secondo mercato è quello tedesco, dove nel 2017 le immatricolazioni sono raddoppiate rispetto al 2016, seguito da quello inglese e quindi da quello francese: quattro Paesi che, insieme, rappresentano il 70% della mobilità elettrica europea».
Per quanto riguarda l’Italia, la TUV sottolinea che «Le immatricolazioni di auto full electric sono aumentate dal 2017 al 2018 del 147,3% raggiungendo i 4.996 esemplari, con una leggera frenata nel 2018 (-3,3% vs 2017), che gli addetti ai lavori motivano con l’attesa da parte dei consumatori degli incentivi, entrati poi in vigore nel marzo 2019 e per le nuove norme europee per l’omologazione dei veicoli (WLTP), più stringenti su consumi ed emissioni. Malgrado questo rallentamento e le dimensioni ancora ridotte del mercato italiano rispetto a quello europeo e mondiale, e dove nel 2017 le auto elettriche arrivavano a circa 13.000 unità, il trend della mobilità elettrica previsto dall’E mobility Report 2018 del Politecnico di Milano, nel nostro Paese è in crescita, con un impatto significativo sul mercato dal 2025 e con un forte incremento nel quinquennio successivo».
Pietro Vergani, business unit manager per i prodotti di consumo di TÜV Italia, è ottimista: «Pur con numeri ancora ridotti, la mobilità elettrica è destinata a crescere, con previsioni di incremento importanti. Questa tendenza è spinta da una serie di fattori strategici come la necessità di diminuire l’inquinamento atmosferico ed acustico così come la congestione delle strade, soprattutto di quelle urbane, e con le autorità nazionali e locali che iniziano a incoraggiare in modo significativo una mobilità green anche per moto e bici elettriche, introducendo incentivi, servizi di bike sharing; parcheggi dedicati e stazioni di ricarica. A questi fattori si aggiungono cultura e consapevolezza da parte dei cittadini che ognuno deve fare la propria parte, tendenze che portano ad un progressivo cambiamento delle abitudini riguardo alla mobilità, indirizzandola verso quella più sostenibile».
Ma il rapporto TUv avverte che «Esistono però dei fattori critici per il suo sviluppo rappresentati, in primis, dalla necessità di disporre di infrastrutture di ricarica diffuse capillarmente su tutto il territorio, la cui mancanza rappresenta una barriera anche psicologica all’acquisto dei veicoli elettrici. A questo si aggiunge la necessità dello sviluppo di una smart mobility che affianchi, oltre alla necessità di energia, la necessità di informazioni sulla sua reperibilità. In ultimo, un’altra criticità importante è rappresentata dal costo di acquisto dei veicoli elettrici rispetto a quelli a combustione interna, dove una politica di incentivi e di tassazione agevolata hanno un impatto importante, rappresentando anche un importante volano per la crescita dell’industria del settore».
La conclusione è che «Per far sì che il mercato dei veicoli elettrici cresca significativamente e acquisisca sempre maggiori quote di mercato, occorre l’impegno costante e sul lungo periodo di tutte le parti interessate».
Fonte: http://www.greenreport.it/news/mobilita/mobilita-elettrica-mercato-destinato-a-crescere-in-italia-piu-1473-ma-ancora-poco/