Lo dice la guida di Legambiente e Touring Club italiano 'Il mare più bello 2019', che quest’anno assegna il riconoscimento delle 5 vele a sette comprensori turistici bagnati da quelle acque. In testa alla classifica c’è il Cilento antico guidato da Pollica (Sa). A seguire il litorale della Maremma toscana guidato da Castiglione della Pescaia (Gr), quindi la Baronia di Posada (Nu) e il Parco di Tepilora, il Litorale di Chia con Domus De Maria (sud Sardegna), Baunei (Nu), l’Alto Salento jonico guidato da Nardò (Le), la Planargia con Bosa (Or), la Costa d’Argento e l’Isola del Giglio (Gr), le Cinque terre guidate da Vernazza (Sp), l’isola di Pantelleria (Tp), la Gallura costiera e l’area marina protetta di Capo testa punta Falcone guidata da Santa Teresa di Gallura (Ss), la Costa del Mito e l’area marina protetta Coste degli Infreschi e della Masseta guidata da San Giovanni a Piro (Sa), l’Alto Salento adriatico guidato da Melendugno (Le), la costa del Parco agrario degli Ulivi secolari guidata da Polignano a Mare (Ba), il litorale Trapanese nord guidato da San Vito lo Capo (Tp) e l’isola di Ustica (Pa). E nella guida entra un nuovo simbolo: quello dei comuni plastic free. La guida sul 'meglio del mare e dei laghi italiani' - dove trascorrere una vacanza attenta all’ambiente, all’insegna di natura e acqua pulita ma anche di eccellenze enogastronomiche e luoghi d’arte - è stata presentata questa mattina a Roma a villa Celimontana nell’ambito del workshop conclusivo del progetto MedSeaLitter. All’appuntamento - che si è concluso con la premiazione dei sindaci dei comprensori turistici che si aggiudicano quest’anno le '5 vele' ed è stato coordinato dal responsabile mare e turismo di Legambiente, Sebastiano Venneri - sono intervenuti, tra gli altri, il sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Salvatore Micillo, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e Franco Iseppi, presidente del Touring Club italiano. "Anche quest’anno raccontiamo quanto di buono fanno le amministrazioni locali costiere lungo la nostra penisola," dice Sebastiano Venneri, responsabile mare e turismo Legambiente, "Il mondo del mare deve dare risposte all'altezza delle sfide imposte dalla crisi ambientale planetaria e ha messo su un bel ventaglio di proposte e iniziative: enti locali, imprenditori privati, associazioni e regioni si sono impegnati a proporre soluzioni avanzate per una vacanza amica dell’ambiente. Tante pratiche concrete sulle quali, ne siamo più che mai convinti, cominciare a cambiare le sorti del pianeta." "La guida, frutto della storica collaborazione tra Touring Club italiano e Legambiente, è un periplo lungo i 7500 chilometri di coste italiane che stimola la nostra voglia di viaggio e vacanze, ma è anche, anzi soprattutto, un vaglio rigoroso dello stato di salute dei nostri mari," spiega Franco Iseppi, presidente del Touring Club italiano, "La rigorosa selezione proposta dalla guida rappresenta bene la nostra missione: valorizzare il paesaggio, il patrimonio artistico culturale e le economie produttive dei territori. Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le straordinarie ricchezze dei nostri mari e dei nostri laghi e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere. Un contributo, speriamo, all'anima attiva e green che sempre più spazio sta conquistando nella nostra società. Il tema delle coste ripropone una grande opportunità di sviluppo turistico, laddove si può trovare un rapporto virtuoso tra coste ed entroterra, perché è la condizione ideale per uno sviluppo sostenibile dell’intero territorio e per una pratica turistica che sia esperienziale, personale e sostenibile." Sono in tutto 97 i comprensori turistici individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità. I dati sono stati integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dall’equipaggio della Goletta Verde. Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle 5 vele assegnate ai migliori fino a 1 vela. I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Così, vi saranno zone naturalisticamente più significative dei premiati con le 5 vele, ma con servizi turistici non eccellenti. Altri comprensori possono contare su località con strutture ricettive impeccabili in aree dove però mare e coste sono state più compromesse. La Sardegna è la regione più premiata con 5 comprensori a 5 vele. Importanti anche i riconoscimenti ottenuti da Sicilia - il litorale nord di Trapani, le coste dell’isola di Pantelleria, sempre in provincia di Trapani, e quelle dell’isola di Ustica, in provincia di Palermo - Puglia - la costa del Parco agrario degli ulivi secolari, tra le provincie di Bari e Brindisi e l’Alto Salento sia ionico sia adriatico - Campania - il Cilento antico appunto e la Costa del Mito, entrambi in provincia di Salerno - e Toscana. Due comprensori a cinque vele anche per la Toscana, i comuni della Maremma toscana e, poco più a sud, quelli della Costa d’Argento e dell’isola del Giglio, tutti in provincia di Grosseto, mentre in Liguria le cinque vele sventolano sui tre Comuni delle Cinque Terre. La guida dedica anche una sezione alle località del turismo lacustre. In questo caso è il Trentino-Alto Adige la regione al top per numero di comprensori tra i primi classificati, con tre laghi dei sette a cinque vele: il lago di Molveno, quello di Fiè e quello di Monticolo. Cinque vele anche per il lago dell’Accesa, in Toscana, quello di Avigliana grande, in Piemonte, il lago del Mis in Veneto e la riva occidentale del lago di Garda. Tra le azioni messe in campo per migliorare la sostenibilità ambientale delle località turistiche sono state le isole Tremiti le prime, un anno fa, ad adottare un provvedimento per bandire la plastica monouso sul proprio territorio, seguite poi dai comuni plastic free, a cominciare proprio dai Comuni presenti sulla guida di Legambiente e Touring Club italiano e premiati con le 5 vele.