Legge di Bilancio e sviluppo sostenibile: povertà in calo, ma l’Italia arretra su scuola e lavoro

La legge di Bilancio per il 2020 è più attenta allo sviluppo sostenibile. Anche se i target sono lontani. Povertà in calo, ma Italia arretra su scuola e lavoro. Il dato emerge dal rapporto Asvis “La Legge di Bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile” presentato a Roma all’Auditorium Parco della Musica. Il report ha passato al setaccio i commi e gli articoli della legge di bilancio alla luce dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

 

Promozioni e bocciature

L'Italia è migliorata in 11 obiettivi di sviluppo sostenibile su 17, a partire dalla lotta alla povertà, tra il 2017 e il 2018, ma ha registrato un «significativo peggioramento» per uguaglianza di genere, acqua e strutture igienico-sanitarie, condizioni degli ecosistemi terrestri e cooperazione internazionale. I progressi più significativi riguardano, invece, oltre alla povertà, alimentazione e agricoltura sostenibile, energia, innovazione, modelli sostenibili di produzione e di consumo, qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide. Rispetto al 2010, invece, la situazione appare in miglioramento per dieci Obiettivi (tra i quali salute, educazione, uguaglianza di genere, sistema energetico e lotta al cambiamento climatico) e in peggioramento per i rimanenti sette (a partire da povertà, acqua e strutture igienico-sanitarie, condizione economica e occupazionale e disuguaglianze).

 

Una legge di bilancio più green, ma target lontani

«Rispetto allo scorso anno, la Legge di Bilancio 2020 - ha sottolineato il portavoce dell’Asvis Enrico Giovannini - mostra un evidente cambio di impostazione a favore dello sviluppo sostenibile, coerentemente con le politiche europee» . Giovannini ha chiesto «alle istituzioni e alla politica di accelerare le azioni sui Target in scadenza nel 2020. D'altra parte, è quello che i cittadini chiedono, sensibilizzati sempre di più sulla necessità di politiche per lo sviluppo sostenibile».

 

Gualtieri: green bond per mobilità sostenibile, piano plastica e rinnovabili

«Innovazione e riconversione della filiera e componentistica auto - ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri - verso la mobilità sostenibile, energie rinnovabili, piano della plastica, siderurgia verde a partire da Ilva: una serie di missioni che diano concretezza al Green new deal» tramite le emissioni di green bond. Per il ministro «sono target precisi, entro obiettivi di tempo misurabile, target orientati all'obiettivo dello sviluppo sostenibile».

 

Sassoli: grave errore decentrare sanità

«Credo che sia stato un gravissimo errore decentrare la sanità», ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a margine della presentazione del Rapporto Asvis, riferendosi all’emergenza coronavirus. «Credo che quest'emergenza in Italia - ha detto Sassoli - valga una grande riflessione sul sistema sanitario e sull'organizzazione regionale del Sistema sanitario nazionale. Penso che questa sia un'occasione per ricominciare a discuterne».

 

Investire di più su occupazione giovanile, educazione e biodoversità

La legge di bilancio, segnala il report, ha recepito molte proposte dell’Asvis, ma, spiega Giovannini, «per alcuni settori cruciali, come educazione, occupazione giovanile, tutela della biodiversità, i provvedimenti sono insufficienti per contenuti e risorse assegnate». Fra le proposte Asvis introdotte nel testo, dal legame tra incentivi per “Industria 4.0” ed economia circolare al varo di un Green New Deal italiano, dall’impegno per la mobilità sostenibile a quello per l'innovazione, dalla lotta alle disuguaglianze di genere all’attenzione ai problemi abitativi e delle periferie. Insufficienze significative riguardano, invece, la tutela della biodiversità, l’assegnazione di risorse adeguate a istruzione, la cooperazione allo sviluppo e l’occupazione giovanile, soprattutto tenuto conto dei 21 Target “in scadenza” nel 2020. Ecco, obiettivo per obiettivo, il responso dell’esame Asvis.

 

 

 

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Obiettivo 1 - Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo

Nel report Asvis si legge che sul fronte dell’obiettivo 1, il ruolo principale nella lotta alla povertà è affidato al reddito di cittadinanza, «strumento importante, che però nella sua formulazione e nelle modalità di realizzazione (specialmente per ciò che concerne l'avviamento al lavoro e i controlli sul diritto al sussidio) continua a sollevare diverse perplessità». Per quanto riguarda le dimensioni non monetarie della povertà, emergono interventi che affrontano (ma con risorse limitate) alcune questioni molto rilevanti, come la povertà educativa e minorile, l’accesso ai servizi della salute e all'abitazione. Positive le misure relative al Mezzogiorno, con un’attenzione alle infrastrutture sociali e al rifinanziamento di alcune misure già esistenti, e l’intenzione di riordinare le prestazioni a sostegno delle famiglie per i figli a carico.

 

Obiettivo 2 - Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

Nella lehhe di bilancio ci sono misure che agiscono sui livelli di reddito, sul miglioramento della competitività e del capitale umano, sulla tutela del territorio e sull'internazionalizzazione. Questi interventi possono contribuire a migliorare i risultati economici del sistema food, ma l’indirizzo strategico alla sostenibilità è solo accennato.

 

Obiettivo 3 - Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età Per l’obiettivo 3 su salute e benessere, la maggior parte dei provvedimenti possono essere ricondotti all’intenzione di assicurare una copertura sanitaria universale e l’accesso a servizi e farmaci essenziali. Continua la tendenza al maggiore finanziamento del Servizio sanitario nazionale e significativa è l’abolizione della quota fissa di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, in attesa della revisione generale del sistema dei ticket.

 

Obiettivo 4 - Assicurare un'istruzione di qualità, equa e inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti

Sul fronte dell’istruzione la legge di bilancio non contiene disposizioni in grado di modificare in profondità un settore in evidente ritardo, anche se è significativo il reperimento di risorse per sbloccare il rinnovo contrattuale dei docenti e del personale Ata per il triennio 2019-21. Importanti sono gli interventi relativi agli spazi di apprendimento inclusivi, sicuri, efficaci e sostenibili e le consistenti risorse messe a disposizione dell'edilizia scolastica. Positiva è l’attenzione alla fascia dei più piccoli e l'aumento delle risorse a garanzia del diritto allo studio universitario. Mancano, invece, interventi sull’istruzione degli adulti, su cui l’Italia è nettamente in ritardo rispetto ad altri Paesi.

 

Obiettivo 5 -Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze

Affronta il tema degli squilibri di genere principalmente nell’ambito della famiglia, con provvedimenti non strutturali, con fondi quasi sempre insufficienti. Positiva è l’attenzione verso il contrasto alla violenza di genere, con l’aumento dei fondi e campagne di sensibilizzazione e informazione. Importante è il provvedimento verso gli orfani per femminicidi. Da valutare positivamente anche l’estensione del periodo di congedo obbligatorio di paternità per i lavoratori dipendenti e il potenziamento della legge sulla quota di genere nei consigli di amministrazione.

 

 

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Obiettivo 6 - Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie

La legge di bilancio per il 2020 non ha un focus specifico sul tema dell’acqua. Diverse misure generali - come il Green New Deal e quelle per lo sviluppo territoriale sostenibile - e alcune specifiche - innovazione in agricoltura, agricoltura biologica e riduzione dell'inquinamento, con particolare riferimento alla plastica - possono contribuire al conseguimento dell’obiettivo 6, ma manca un adeguato impegno per affrontare la fragilità degli ecosistemi di acqua dolce, specialmente in presenza dei cambiamenti climatici.

 

Obiettivo 7 - Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

La manovra 2020 interviene, più che in passato, sui temi ambientali, sulla decarbonizzazione e sull’economia circolare, lanciando il Green New Deal italiano. Non taglia in modo significativo l’erogazione degli incentivi dannosi per l'ambiente e alle fonti fossili, che ammontano complessivamente a oltre 19 miliardi di euro, risorse che, secondo Asvis, devono essere finalizzate a investimenti per una giusta transizione energetica e per lo sviluppo sostenibile. Non c'è, poi, un impegno deciso per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Positivi, ma limitati, sono i provvedimenti riguardanti il settore trasporti e l'efficienza energetica.

 

Obiettivo 8 - Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti

Pur considerando il contesto difficile nel quale è stata elaborata, la legge di bilancio non introduce modifiche in grado di ridurre significativamente il differenziale di crescita e di occupazione rispetto ad altri Paesi. In particolare, le risorse dedicate ai singoli strumenti, pur positivi, sono largamente insufficienti (Carta nazionale per i giovani, Fondo nazionale per il servizio civile, Fondo “Cresci al Sud”). Numerose misure rimandano a complessi provvedimenti normativi successivi, che presuppongono una persistenza nelle linee di azione del governo. Infine, mancano interventi riguardanti i Neet (giovani che non studiano, non lavorano e non fanno attività di formazione), mentre la positiva sterilizzazione dell’aumento dell’Iva solo per il 2020 mette a rischio provvedimenti a carattere pluriennale come il Green New Deal.

 

Obiettivo 9 - Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

Il report segnala che gli interventi sono in linea con le proposte fatte dall’associazione relative alla digitalizzazione e all’ammodernamento delle infrastrutture esistenti. L’entità finanziaria è però non sufficiente. E a risentirne sono, in particolare, le aree relative al trasporto intermodale e ferroviario. Individuati diversi interventi per il monitoraggio, la vigilanza, la manutenzione e la messa in sicurezza di servizi, reti viarie, edifici e territori, tema di estrema attualità e rilevanza. Anche quanto previsto riguardo l’industrializzazione inclusiva e sostenibile va nella direzione auspicata (ad esempio, l’incremento del Fondo per la crescita sostenibile e la riconversione e riqualificazione produttiva delle aree di crisi industriale). Fondamentali sono gli interventi sul credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative a supporto della competitività delle imprese (anche se manca una spinta forte all'imprenditorialità sostenibile), e quello per i sistemi di monitoraggio strutturale degli immobili.

 

Obiettivo 10 - Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni

Alcune misure volte alla riduzione delle disuguaglianze rappresentano un primo passo necessario, ma non ancora sufficiente. Nell’azione redistributiva dello Stato continua a prevalere la più tradizionale modalità di intervento sulle singole persone/famiglie svantaggiate, che non si accompagna tuttavia a un potenziamento dei servizi. Evidente, e positivo, appare il cambio di direzione rispetto alla stagione dei condoni e della flat tax, ma le risorse per investimenti e le misure pre-redistributive che più direttamente possono segnare la fase di formazione dei redditi primari e quella dell'accesso ai servizi essenziali per i ceti più deboli, rimangono limitate. Positive sono le misure per l’accesso alle abitazioni e la qualità dell’abitare, così come la sterilizzazione dell’aumento dell’Iva, che avrebbe aggravato la condizione delle famiglie più povere e delle famiglie con figli, e l’istituzione del “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia”, primo passo verso il riordino delle prestazioni.

 

Obiettivo 11 - Rendere la città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

Una delle novità più rilevanti è il ripristino del finanziamento del Fondo sociale per l'affitto, destinato a chi non ha i requisiti per l'abitazione sociale ma ha difficoltà ad accedere al mercato libero. Positiva è la riduzione della cedolare secca per i contratti a canone concordato. Molto contenute sono le risorse per il Programma per la qualità dell'abitare, il quale non prevede il vincolo del consumo di suolo netto pari a zero per gli interventi previsti e i criteri preferenziali per il recupero degli immobili non utilizzati e delle aree dismesse. Negativa è, invece, la riduzione delle risorse destinate agli investimenti, mentre da valutare favorevolmente sono il Bonus facciate, anche come contributo alla riqualificazione edilizia urbana, il rifinanziamento del Bonus cultura per i diciottenni e l'incremento dei fondi destinati alla conservazione e recupero dei beni culturali, anche se va segnalato il rischio che il Bonus facciate, slegato dal risparmio energetico, si sostituisca all’ecoBonus. Analogamente, il Green New Deal, destinato anche all'efficientamento del patrimonio abitativo, dovrebbe essere collegato agli altri interventi di rigenerazione ed essere coordinato alle altre fonti di finanziamento locali attraverso l'Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile (peraltro, inserita nel programma di governo), che si rivela sempre più necessaria e urgente.

 

Obiettivo 12 - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

La legge di bilancio 2020, su questo fronte, è meno disorganica e frammentaria della precedente. Quasi tutti i target sono toccati, anche se trova poco spazio il tema del consumo responsabile, strumento potente di mobilitazione e pressione dal basso verso la sostenibilità. Per quanto riguarda la produzione responsabile, si ritrovano linee di intervento interessanti, ma occorrerebbe ampliare il raggio d'azione di alcuni provvedimenti. Sorprende l'assenza di interventi specifici per il target 12.4 (conseguire la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita), la cui scadenza è prevista nel 2020.

 

Obiettivo 13 - Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze

Secondo Asvis, la legge non coglie l’urgenza di predisporre gli strumenti adeguati per una “giusta transizione”, purtroppo in coerenza con la versione definitiva del Piano nazionale Integrato Energia-Clima, debole e incoerente con i nuovi obiettivi posti a livello europeo. Questa carenza si aggiunge alla limitatezza dei fondi previsti a fine 2019 per il “Decreto Clima”. Evidente l’incapacità di affrontare il problema dei Sad, nonostante il fatto che una parte significativa dell’industria privata concordi sulla loro trasformazione in sussidi allo sviluppo sostenibile. Positiva è la misura che assicura la continuità del finanziamento italiano al Green Climate Fund. Con riferimento al Green New Deal, si auspica che i decreti attuativi definiscano con chiarezza: una tassonomia delle attività e dei progetti investibili in linea con i modelli in via di elaborazione a livello Ue; i criteri per la qualificazione dei professionisti indipendenti che dovranno certificare il conseguimento dei risultati e adeguate procedure attuative, di monitoraggio, di rendicontazione, di garanzia di contraddittorio e di pubblicizzazione dei risultati.

 

Obiettivo 14 - Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

Emerge una mancanza di attenzione verso il mare, fondamentale per il futuro di noi tutti, soprattutto vista l'ampiezza della fascia costiera del nostro Paese. Tale carenza è ancora più inspiegabile vista la scadenza al 2020 di quattro dei nove Target del Goal 14 e gli inadempimenti dell’Italia rispetto all’attuazione della Strategia sull’ambiente marino, la scadenza al 2020 degli Aichi Targets della Convenzione per la Diversità biologica e quanto previsto dalle Strategie europea e nazionale per la biodiversità. Si tratta di impegni e strumenti normativi tra loro coerenti e convergenti con medesima scadenza 2020 e che, proprio quest’anno, saranno sottoposti alla nuova formulazione per il prossimo decennio con l'obiettivo ambizioso di invertire la tendenza all'attuale drammatica perdita di biodiversità.

 

Obiettivo 15 - Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica

L’Asvis, pur prendendo atto delle diverse misure previste nella legge di bilancio 2020, dalle più generali destinate al Green New Deal e allo sviluppo territoriale sostenibile, alle altre specifiche (innovazione in agricoltura e agricoltura biologica, riduzione dell'inquinamento con particolare riferimento alla plastica), si nota la mancanza di misure specifiche per la tutela della biodiversità. La spesa destinata espressamente ai beni naturali rimane ancora una volta marginale.

 

Obiettivo 16 - Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile, offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli

Contiene poche misure su questo tema, anche perché gli interventi sul sistema giudiziario sono oggetto di provvedimenti ad hoc. Positivo è l’impegno per il contrasto alle condotte corruttive e all’evasione fiscale, anch’essa oggetto di un provvedimento parallelo. È però opportuno segnalare la reiterazione della prassi procedurale seguita in Parlamento per l’esame e l’approvazione della legge di bilancio 2020, culminata ancora una volta nella presentazione di un maxiemendamento su cui è posta la questione di fiducia, il che ha prodotto, anche quest'anno, una compressione del dibattito parlamentare e un indebolimento della funzione legislativa.

 

Obiettivo 17 - Rafforzare il partenariato mondiale e i mezzi di attuazione per lo sviluppo sostenibile

L’impatto più significativo della Legge di Bilancio sul Goal 17 riguarda la quantità dei fondi destinati all’Aiuto pubblico allo sviluppo e altri target che riguardano aspetti specifici della cooperazione allo sviluppo. In particolare, si evidenzia un quadro di risorse destinate all’Aiuto pubblico allo svilippo sostanzialmente identiche con quanto stanziato dalla precedente legge di bilancio per il 2019 e ben lontano dagli impegni assunti in sede internazionale.

 

di Nicoletta Cottone

 

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/legge-bilancio-e-sviluppo-sostenibile-poverta-calo-ma-l-italia-arretra-scuola-e-lavoro-ACQ2X9LB