Crescono i Raee di origine domestica avviati a riciclo: 385mila ton nell’ultimo anno

Il Centro di coordinamento Raee ha appena pubblicato il rapporto annuale 2021, che documenta i risultati conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), una vera e propria miniera urbana da cui possiamo estrarre materiali preziosi minimizzando gli impatti ambientali.

 

Il report si concentra sui Raee di origine domestica (ritirati dunque presso i centri di raccolta comunali o della distribuzione), che nel 2021 sono arrivati a quota 385mila tonnellate, registrando così una crescita del 5,3% rispetto al 2020; migliora anche la raccolta media pro capite, che si attesa a 6,46 kg per abitante (+5,5% sul 2020), sebbene resti ancora lontano dagli obiettivi europei.

 

«Il target di raccolta pro capite di circa 11 kg indicato dall’Unione europea rimane distante, ma anno dopo anno questo divario, seppur lentamente, è destinato a colmarsi – spiega il presidente del Cdc Raee, Bruno Rebolini – Come Centro di coordinamento ne siamo convinti, per questo motivo proseguiremo nel percorso intrapreso quasi 15 anni fa, continuando a investire in comunicazione e impegnandoci a sviluppare nuovi modelli e soluzioni organizzative per rispondere sempre e meglio alle nuove richieste e sfide che il mercato ci presenta. Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2021 che si confermano in linea con gli incrementi registrati negli ultimi anni. È la dimostrazione della bontà del sistema coordinato dal Cdc Raee e del lavoro fatto da tutti i gestori della raccolta: Comuni, aziende della gestione rifiuti insieme a distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche».

 

Più nel dettaglio, a fare da traino all’incremento complessivo della raccolta 2021 sono stati essenzialmente i volumi di R3, il raggruppamento che comprende i vecchi televisori che, a seguito dell’introduzione del Bonus Tv lo scorso agosto, ha registrato un incremento eccezionale dei flussi di raccolta, pari al +22,2%, al punto da rappresentare circa i due terzi delle quasi 14mila tonnellate di Raee raccolte in più rispetto all’anno precedente.

 

Molto distanti da questi risultati e ben più contenuti sono gli incrementi registrati dagli altri raggruppamenti: i grandi bianchi (R2) si attestano al +3,1%, mentre crescono anche la raccolta delle sorgenti luminose (R5), che raggiungono le 2.713 tonnellate (+2,9%) e gli apparecchi di freddo e clima (R1) che arrivano a pesare99.595 tonnellate in forza di un incremento del 2,7%. Di segno diametralmente opposto l’andamento della raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che a seguito di una contrazione dell’1,4%.

 

«Un significativo elemento di novità rispetto all’anno precedente è che buona parte dei volumi incrementali complessivi derivano dalla raccolta dei vecchi televisori, a seguito dell’introduzione del Bonus Tv a partire da fine agosto. Si è trattato – commenta Rebolini – di una dinamica sicuramente positiva che, per la modalità prevista, ha favorito l’incremento dei flussi legali. Al tempo stesso è stato un fenomeno eccezionale e repentino, concentratosi per due terzi nell’ultimo quadrimestre. Fenomeni di questo tipo causano una serissima difficoltà alla filiera, al punto che tutte le associazioni di categoria hanno promosso una richiesta al Mite per favorire lo stoccaggio dei televisori ritirati in attesa di trattamento. La filiera ha retto grazie alla fattiva e continua collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, ma in vista dell’ulteriore incremento previsto tra aprile e giugno, quando il passaggio al nuovo digitale terrestre avrà coinvolto tutte le regioni italiane, si rende necessario l’accoglimento della stessa da parte del ministero».

 

Ma resta ancora molto da fare, anche sugli altri fronti, per continuare a incrementare la quota di raccolta e avvio a riciclo dei Raee: Per far crescere i flussi è essenziale agire su più fronti: occorre promuovere la creazione di una rete di raccolta più capillare e di prossimità, bisogna investire su una comunicazione dedicata e puntuale – tanto più necessaria e fattibile in vista dell’entrata in vigore del decreto sui raggruppamenti attuativo dell’Open Scope –, occorre probabilmente prendere in considerazione nuove modalità a supporto della raccolta», conclude Rebolini.

 

di Luca Aterini

 

Fonte: https://greenreport.it/news/economia-ecologica/crescono-i-raee-di-origine-domestica-avviati-a-riciclo-385mila-ton-nellultimo-anno/#:~:text=Il%20report%20si%20concentra%20sui,a%206%2C46%20kg%20per