Transizione ecologica? L’Italia non sta favorendo il trasporto su rotaia

L'Italia ha bisogno di una cura di ferro. No, non sto parlando di risolvere un problema di anemia, ma di accelerare decisamente verso una transizione dei trasporti che favorisca il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma.

 

Servono treni, metropolitane, tram, soprattutto per i pendolari. A dirlo è Pendolaria 2023, l'ultimo report di Legambiente, che fa il punto sullo stato del trasporto su rotaia in Italia.

 

Secondo l'associazione ambientalista, la transizione ecologica dei trasporti è ancora troppo lenta e ci sono ritardi strutturali soprattutto nel Sud Italia, tra treni poco frequenti e vecchi, tratte a binario unico, linee che tardano a essere riattivate.

 

Per chi vuole spostarsi in città con mezzi su rotaia, negli ultimi anni è stato fatto pochissimo: dal 2018 al 2022 sono stati inaugurati in Italia in media 1,5 chilometri di nuove metropolitane e 2,1 chilometri di nuove tranvie all'anno, numeri troppo bassi per abbandonare il trasporto su gomma.

 

Un altro aspetto evidenziato da Pendolaria è il gap tra Nord e Sud: i treni hanno in media 18,5 anni nel Mezzogiorno, contro gli 11,9 del Nord. In Sicilia ci sono ogni giorno 506 corse di treni regionali (molte non elettrificate), in Lombardia oltre il quadruplo (2.173), nonostante la regione settentrionale abbia solo il doppio degli abitanti e sia leggermente più piccola.

 

Le peggiori linee ferroviarie regionali d'Italia, secondo il report Legambiente, sono queste: le Ex linee Circumvesuviane, la Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo, la Catania-Caltagirone-Gela, a seguire la Milano-Mortara, la Verona-Rovigo e la Rovigo-Chioggia, la Genova-Acqui-Asti, la Novara-Biella-Santhià, la Trento-Bassano Del Grappa, la Portomaggiore-Bologna e la Bari-Bitritto.

 

In generale, negli anni '10 sono stati fatti più investimenti in infrastrutture per il trasporto su gomma che per quelle su ferro. Questo ha un peso oneroso sul ritardo dell'Italia nella transizione ecologica. Per rispettare gli obiettivi del Green deal europeo (taglio delle emissioni nette del 55% entro il 2030 e azzeramento entro il 2050), è assolutamente necessario decarbonizzare i trasporti.

 

Legambiente chiede che vengano investiti 2 miliardi di euro all'anno fino al 2030 (500 milioni per rafforzare il servizio ferroviario regionale e 1,5 miliardi per realizzare linee metropolitane, tranvie e linee suburbane). Come recuperare questi fondi? Facile, basta sforbiciare una parte dei tanti sussidi alle fonti fossili che ancora oggi vengono elargiti.

 

di Gianluca Cedolin

 

Fonte: https://www.ohga.it/transizione-ecologica-litalia-non-sta-spingendo-sul-trasporto-su-rotaia-treni-metro-e-tram-oggi-sono-ancora-insufficienti/