Con lo scoppio della guerra in Ucraina l’Europa si è trovata a fare i conti con gli errori commessi fino a quel momento in tema di energia. E di fretta e furia è stato necessario trovare delle alternative al gas russo.
Ma se qualche governo – tra cui quello italiano – sta puntando soprattutto sulla diversificazione dei fornitori mantenendo però l’attenzione sulle fonti fossili come il gas, secondo la scienza il modo più sicuro e veloce per sostituire il metano di Mosca sono gli investimenti sulle rinnovabili.
Secondo una ricerca dell’Università di Oxford in soli cinque anni l’Europa potrebbe produrre in casa tanta energia pulita e rinnovabile quanta quella prodotta con il gas di Putin prima dell’invasione russa in Ucraina.
Con 811 miliardi di euro, che si ripagherebbero per il 90% solo eliminando la necessità di acquistare il metano, entro il 2028 l’Unione europea potrebbe ritrovarsi in una condizione energetica invidiabile dal punto di vista degli approvvigionamenti ma anche del taglio delle emissioni climalteranti.
Al momento, però, si viaggia in una direzione diversa. Gli investimenti nell’ambito del Green deal dell’Ue sono solo di 299 miliardi di euro. Il resto – tanto a livello comunitario quanto statale – viene speso per l’implementazione delle infrastrutture legate ai combustibili fossili.
Fonte: https://www.teleambiente.it/oxford-gas-russo-rinnovabili-video/