Torino, al via il G7 a Venaria Reale: accordo tecnico su addio al carbone entro il 2035

Un accordo per uscire dal carbone entro il 2035 con l'Italia pronta a fare da apripista "nel brevissimo periodo". È quanto emerge dalla prima giornata del G7 ambiente, energia e clima alla Reggia di Venaria (Torino) e guidata dalla Presidenza italiana. 

 

"C'è un accordo tecnico in merito, ma ci stiamo lavorando sotto l'aspetto politico", dice il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in conferenza stampa, dopo che in mattinata la notizia era stata anticipata dal ministro inglese per il Nucleare, Andrew Bowie, il quale aveva parlato di "accordo storico". 

 

"È un accordo storico che non siamo riusciti a raggiungere alla Cop 28", ha detto Bowie. "Il fatto che i Paesi del G7, seduti ad un tavolo, abbiano dato un segnale al mondo, che noi economie avanzate siamo pronte ad abbandonare il carbone nella prima metà del 2030 è incredibile".

 

Intanto in serata a Torino momenti di tensione si sono registrati al corteo, partito da Palazzo Nuovo, organizzato dai centri sociali e collettivi studenteschi, promosso contro le delegazioni della ministeriale. I manifestanti hanno scandito slogan e lanciato alcune bottiglie di vetro verso le forze dell'ordine, che li hanno respinti utilizzando lacrimogeni e idranti.

 

Attivisti di Extinction Rebellion si sono arrampicati nel pomeriggio sul tetto della Facoltà di Biologia, limitrofa a piazza Carlina, attualmente "zona rossa" in occasione della riunione dei ministri. 

 

Pichetto Fratin: “Italia apripista”

Nella cornice della Reggia, al vertice che vede coinvolti, oltre all'Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, Pichetto spiega che il nostro Paese "può fare da apripista chiudendo" con la produzione di energia dal carbone "prima del 2030 e nel brevissimo periodo. 

 

Per quanto riguarda la parte continentale  - dice - "si può parlare di un anno o anche meno", mentre per la Sardegna il riferimento è il 2027. Su un'eventuale uscita nel 2024, il ministro conferma di dovere fare una valutazione ma di non avere fissato una data.

 

Il programma e gli obiettivi

In apertura la riunione plenaria dei ministri con un primo giro di tavolo. Segue la foto di famiglia e la sessione di lavoro dedicata al Clima e all'Energia. Nel pomeriggio si svolgerà la sessione Ambiente, che concluderà la prima giornata. Una nuova riunione plenaria di tutti i ministri aprirà la giornata di martedì, a cui farà seguito una conferenza stampa congiunta del ministro italiano Gilberto Pichetto con gli omologhi di Giappone e Canada, precedente e prossima presidenza G7.    

 

Sul tavolo l'obiettivo di individuare le azioni coerenti per affrontare la crisi climatica e ambientale, intervenendo sul settore energetico responsabile di circa l'80% delle emissioni globali, che dovrà investire in una transizione sostenibile in grado di garantire sicurezza degli approvvigionamenti e sviluppo economico. Base di partenza sono le conclusioni della Cop28, che ha tracciato un percorso di riduzione delle fonti fossili per arrivare al Net Zero, le emissioni zero entro il 2050. Il G7 ministeriale dovrà approvare un documento, summa della due giorni di lavori, in cui si cercheranno di fare passi avanti su rinnovabili ed efficienza energetica.

 

Il ministro Pichetto Fratin: “ Abbiamo grande responsabilità verso cittadini e Paesi più vulnerabili”

"Abbiamo una grande responsabilità verso i nostri cittadini, verso i Paesi più vulnerabili e verso il Pianeta. Siamo nel pieno di due conflitti che si innestano su crisi globali. La comunità internazionale attende un nostro messaggio", ha detto il Ministro Pichetto, aprendo i lavori della sessione plenaria di apertura del G7,  assieme al Viceministro Vannia Gava e al Sottosegretario, Claudio Barbaro. "Il G7 è la sede giusta dove programmare azioni per una più efficace lotta al cambiamento climatico e all'inquinamento e per una transizione energetica giusta, inclusiva e sostenibile. Il più sentito ringraziamento - ha aggiunto Pichetto - va tutti i nostri esperti dei gruppi tecnici che in questi mesi hanno lavorato per fare di questo G7 Clima, Energia e Ambiente un successo sul quale costruire traguardi futuri ancora più ambiziosi". Per affrontare le "sfide della sicurezza energetica, del cambiamento climatico e della tutela dell'ambiente ci sono tre priorità: concretezza, cooperazione in particolare con l'Africa, un approccio pragmatico e non ideologico secondo il principio di neutralità tecnologica".

 

Sulla cooperazione con l'Africa, il Ministro ha sottolineato la necessità di "costruire, secondo lo spirito del Piano Mattei, partenariati di tipo non predatorio, sostenendo i più vulnerabili nell'adattamento agli effetti del cambiamento climatico e favorendo quell'accesso all'energia pulita e sostenibile che oggi è negato al 43% degli abitanti del continente". Tra i temi al centro del G7, il ministro cita "rinnovabili, efficienza energetica, uscita progressiva dai fossili, biodiversità, ma anche ricerca per il nucleare di nuova generazione, fusione, economia circolare, materie prime critiche, biocarburanti". Il Ministro ha salutato tutte le delegazioni presenti e ha voluto ringraziare "le istituzioni e la cittadinanza del comune di Venaria, della città di Torino e la Regione Piemonte per la loro straordinaria ospitalità e collaborazione".

 

Ieri sera si è svolta a Palazzo Stupinigi una sessione dei lavori in congiunzione con il B7, presieduto da Emma Marcegaglia, cui hanno partecipato Ministri e i Rappresentanti delle Associazioni industriali dei Paesi G7. La Marcegaglia, aprendo a Torino la "G7 Industry Stakeholder Conference", il confronto tra le “Confindustrie” ed i governi del G7, ha detto: "L'obiettivo della neutralità climatica è tremendamente ambizioso: entro il 2030 la capacità mondiale di energia rinnovabile deve triplicare e l'efficienza energetica deve raddoppiare. Abbiamo bisogno di attivare contemporaneamente molteplici fattori, e nessuno può essere attivato da settore privato o dal pubblico da soli”.

 

Scontri al corteo, polizia respinge gli antagonisti

Alcune decine di attivisti di Ultima generazione si sono ritrovati fin dalla mattina in piazza Vittorio a Venaria Reale dove è in corso il summit, per un'assemblea pubblica contro i "sussidiai fossili". Un presidio che era stato annunciato ieri al termine della manifestazione a cui hanno partecipato circa un migliaio di persone che hanno attraversato Venaria Reale, dopo aver bloccato per circa venti minuti la tangenziale raggiungendo gli sbarramenti di polizia a ridosso della Reggia di Venaria dove si tiene la riunione del G7.

 

In serata a Torino da Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, è partita una manifestazione promossa tra gli altri dal centro sociale Askatasuna e i collettivi studenteschi. “Facciamo capire a questi ministri con l'elmetto che non sono i benvenuti nella nostra città”, spiegavano gli attivisti nell'appello. 

 

I manifestanti, che volevano dirigersi verso gli alberghi che ospitano le delegazioni e Palazzo Madama, sede della serata di gala, hanno continuato a spostarsi nel centro cittadino cercando varchi, ma i cordoni di polizia hanno chiuso ogni possibile accesso. Dal corteo sono state lanciate a più riprese uova, fumogeni e qualche bottiglia contro le forze dell'ordine.

 

La polizia ha usato prima gli scudi per respingere i manifestanti poi ha fatto ricorso a idranti e lacrimogeni.

 

Nel pomeriggio erano stati gli attivisti di Extinction Rebellion a prendersi la scena salendo a sorpresa sul tetto di un edificio in piazza Carlo Emanuele II, sede della facoltà di biologia, da dove hanno mostrato uno striscione con la scritta 'The king is nake, G7 is a scam' (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro'.). Una cinquantina le persone identificate dalla Digos della questura di Torino che durante le perquisizioni ha sequestrato corde da arrampicata e coltellini modello svizzero.

 

Fonte https://www.rainews.it/articoli/2024/04/clima-ambiente-energia-al-via-il-g7-alla-reggia-venaria-reale-a-torino-gilberto-pichetto-fratin-e24e9fc8-7dce-43a9-bacb-95d0f7f9d30b.html